L’aurora boreale visibile nei cieli italiani, la tempesta geomagnetica ha sorpreso e affascinato numerosi spettatori

L'aurora boreale rimane uno dei fenomeni naturali più affascinanti e imprevedibili, soprattutto quando si manifesta in luoghi insoliti come l'Italia.

L’aurora boreale ha offerto uno spettacolo mozzafiato anche nei cieli italiani, con una rara esibizione di luci colorate visibile a Torino e nel Vicentino la sera di mercoledì 10 ottobre 2024 ma in tutto il nord Italia in generale. L’evento, insolito per queste latitudini, ha sorpreso e affascinato numerosi spettatori che hanno avuto la fortuna di assistere al fenomeno. Le tonalità luminose variavano tra il fucsia e il viola, creando uno spettacolo visibile soprattutto verso nord, in un momento in cui la notte avrebbe dovuto regnare sovrana.

Aurora boreale nei cieli italiani

Aurora boreale nei cieli italiani

Alla base di questa aurora boreale c’è la macchia solare denominata AR 3848, responsabile di un forte brillamento solare che ha causato l’espulsione di massa coronale (CME), un getto di particelle plasmatiche. Questo materiale, interagendo con il campo magnetico terrestre, ha provocato l’aurora visibile a latitudini molto più basse rispetto al solito. Eventi di questo tipo sono più frequenti in prossimità dei poli, ma in particolari condizioni possono essere osservati anche in altre zone, come accaduto in questa occasione.

L’aurora boreale in Italia

L’aurora boreale ha illuminato non solo Torino, ma anche il cielo del Vicentino. Qui, il cielo si è tinto di rosa, con una cascata di luci danzanti. Questo tipo di fenomeno è estremamente raro nel nord Italia, ma grazie alla tempesta solare, che era stata prevista dagli scienziati, i cieli vicentini hanno offerto uno spettacolo di rara bellezza. Molti appassionati di astronomia si sono preparati per l’occasione, cercando luoghi con poco inquinamento luminoso per poter immortalare al meglio il fenomeno. Le foto inviate dai lettori mostrano scene affascinanti di questa aurora, catturate da chi ha saputo attendere e cogliere il momento giusto.

L’aurora boreale è un fenomeno naturale che si verifica di rado al di sotto del 50° parallelo. Si forma quando il vento solare, ricco di particelle cariche, interagisce con il campo magnetico terrestre. Queste particelle, intrappolate dal campo magnetico, generano onde elettromagnetiche, dando origine alle spettacolari manifestazioni di luce. Anche se l’evento è piuttosto raro a latitudini più basse, quando avviene diventa un’esperienza unica e memorabile per chi ha la fortuna di ammirarlo.

Elvira De Poli, ricercatrice di origine vicentina e assistente di Margherita Hack, ha spiegato con precisione scientifica come si formano i diversi colori dell’aurora boreale. La variazione cromatica dipende principalmente dalla quota atmosferica in cui il fenomeno ha luogo e dalla composizione dei gas presenti in quell’area. In genere, l’aurora si verifica a circa 100-200 chilometri di altezza, dove prevalgono ossigeno molecolare e azoto. L’ossigeno molecolare emette una luce verde, che è il colore più comune nelle aurore, mentre l’azoto genera tonalità blu.

Quando il vento solare è particolarmente intenso, l’aurora può verificarsi a quote più alte, fino a 400 chilometri, dove l’ossigeno atomico produce luce rossa o viola. Al contrario, se l’aurora si forma a meno di 100 chilometri di altezza, dove è presente l’ossido di azoto, il cielo si colora di rosa o porpora, creando effetti ancora più spettacolari e visibili, con movimenti rapidi e intensi.

Le recenti tempeste solari hanno permesso agli abitanti di Torino e del Vicentino di assistere a uno spettacolo che solitamente è appannaggio delle regioni polari. Le condizioni atmosferiche e l’attività solare hanno giocato un ruolo fondamentale nella creazione di questo spettacolo di luci danzanti, che rimarrà impresso nella memoria di chi ha avuto la fortuna di vederlo.

Diego Lucatelli

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