Il ritorno dell’ora solare è ormai imminente, con l’adozione del nuovo orario che avverrà nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre 2024. In quel momento, alle 3:00 del mattino, le lancette degli orologi dovranno essere spostate indietro di un’ora, riportandole quindi sulle 2:00. Questo cambiamento permetterà di guadagnare 60 minuti di sonno, ma farà sì che al mattino ci sia luce prima, mentre il buio arriverà più velocemente nel pomeriggio. Il fenomeno sarà accentuato anche dalla progressiva riduzione delle ore di luce fino al solstizio d’inverno, previsto per il 21 dicembre 2024.

Ora solare
L’ora solare resterà in vigore fino all’ultimo weekend di marzo 2025. Tra il 29 e il 30 marzo 2025 si tornerà all’ora legale, quando le lancette verranno spostate avanti di un’ora. Questa pratica, nata inizialmente per ottimizzare i consumi energetici, venne applicata per la prima volta in Germania nel 1916. Negli ultimi anni, però, l’idea di abolire il cambio dell’ora, mantenendo stabile l’orario solare o legale, è stata al centro di un acceso dibattito.
Il ritorno all’ora solare permette di avere un’ora in più di luce naturale al mattino, ma comporta conseguenze sul corpo umano, soprattutto per quanto riguarda il ritmo sonno-veglia. Questo cambiamento può causare disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, alterazioni del ritmo cardiaco e della temperatura corporea, fino a provocare forme di depressione. Il passaggio all’ora legale avverrà nell’ultimo fine settimana di marzo 2025, tra il 29 e il 30 marzo. Il cambio di orario, introdotto per ottimizzare il consumo energetico, è ancora oggetto di dibattito, con l’abolizione non ancora decisa.
Il dibattito ha diviso l’Europa, con i Paesi del Nord che preferirebbero mantenere l’ora solare tutto l’anno, mentre quelli del Sud optano per l’ora legale. Nel 2018 la Commissione Europea ha promosso una consultazione pubblica sulla questione, ma fino ad oggi non è stato raggiunto un consenso definitivo. Pertanto, anche nel 2024, il consueto cambio d’ora sarà effettuato, nonostante le opinioni divergenti tra chi lo sostiene e chi lo critica.