Nella notte compresa tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, alle ore 3:00, sarà necessario riportare indietro le lancette di un’ora. Tale variazione consentirà di beneficiare di un’ora di sonno aggiuntiva e di una maggiore luminosità nelle prime ore del mattino, a discapito però della luce nelle ore pomeridiane e serali.
La modifica dell’orario, oggetto di discussione da molti anni, ha come finalità principale quella di ottimizzare l’impiego della luce naturale, riducendo il ricorso all’illuminazione artificiale e favorendo un contenimento dei consumi energetici. Il ritorno all’ora legale avverrà poi nella primavera successiva, quando a fine marzo le lancette verranno nuovamente spostate in avanti di sessanta minuti.

Nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 2025 si torna all’ora solare: orologi indietro di un’ora e un’ora di luce in più al mattino. Scopri perché si cambia l’ora e cosa dice il dibattito europeo sull’abolizione
L’idea di “giocare” con il tempo per utilizzare meglio la luce del sole non è recente. Risale addirittura al 1784, quando Benjamin Franklin – allora ambasciatore americano a Parigi – ironizzò sul fatto che molti sprechi di candele si sarebbero potuti evitare semplicemente svegliandosi prima nei mesi estivi.
Da semplice provocazione, il concetto divenne realtà oltre un secolo dopo: nel 1916, in piena Prima guerra mondiale, la Gran Bretagna introdusse ufficialmente lo spostamento in avanti delle lancette di un’ora. L’idea fu promossa dall’imprenditore inglese William Willett, che suggerì di sfruttare la luce naturale per ridurre i consumi elettrici e di carbone.
In Italia, la misura fu adottata nello stesso anno, ma con varie interruzioni fino al 1965, quando la legge 503 ne sancì l’applicazione stabile.
A cosa serve l’ora legale oggi
L’obiettivo resta lo stesso: ottimizzare l’uso della luce naturale. Spostando l’orario avanti di un’ora da fine marzo a fine ottobre, le giornate sembrano “allungarsi”, consentendo di ridurre il tempo di illuminazione artificiale nelle ore serali.
Questo meccanismo consente un risparmio energetico complessivo, anche se negli ultimi anni l’impatto economico è più contenuto grazie all’uso diffuso di luci LED e tecnologie a basso consumo.
Non tutti i Paesi del mondo adottano questo sistema: le nazioni situate vicino all’Equatore, dove le ore di luce restano quasi costanti tutto l’anno, non traggono benefici dal cambio d’ora.
Al contrario, nell’emisfero sud – dove le stagioni sono invertite – l’ora legale entra in vigore nei mesi corrispondenti al nostro inverno.
Quando cambia l’ora in Italia nel 2025
Il calendario del cambio orario è ormai una consuetudine:
- Ora legale 2025 → è già scattata nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo, quando alle 2:00 si sposteranno le lancette avanti di un’ora (le 2:00 diventeranno le 3:00).
- Ora solare 2025 → tornerà nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, riportando le lancette indietro di un’ora (le 3:00 torneranno a essere le 2:00).
In pratica, in primavera “perdiamo” un’ora di sonno ma guadagniamo più luce alla sera; in autunno accade l’opposto.
Ora legale e ora solare: che differenza c’è?
L’ora solare rappresenta il tempo naturale scandito dal sole: il mezzogiorno coincide con il momento in cui l’astro è al culmine sul meridiano. È attiva nel periodo invernale.
L’ora legale, invece, è una convenzione ideata dall’uomo per sfruttare meglio la luce pomeridiana e serale, anticipando di 60 minuti l’orario ufficiale.
Il passaggio da un sistema all’altro si effettua regolando manualmente (o automaticamente, nei dispositivi digitali) l’orologio avanti o indietro di un’ora.
Il beneficio più tangibile riguarda il risparmio energetico. Secondo i dati diffusi da Terna, nel 2024 l’Italia ha risparmiato circa 340 milioni di kWh, equivalenti al consumo medio annuo di 130.000 famiglie.
Se si considerano gli ultimi vent’anni, dal 2004 al 2024, il risparmio complessivo supera 11,7 miliardi di kWh, con un impatto economico stimato in circa 2,2 miliardi di euro.
Oltre al lato energetico, c’è anche un risvolto sociale: più ore di luce favoriscono la vita all’aperto, la socialità, le attività sportive e il benessere psicologico, specialmente nei mesi primaverili ed estivi.
Gli svantaggi: il tempo che “scombina” il corpo. Non tutti, però, percepiscono il cambio d’ora come positivo. Diversi studi medici indicano che lo spostamento dell’orologio biologico può interferire con il ritmo circadiano, generando per alcuni giorni stanchezza, difficoltà di concentrazione e insonnia leggera.
Alcune ricerche hanno anche evidenziato un aumento temporaneo di incidenti stradali e disturbi cardiovascolari nei giorni immediatamente successivi al cambio d’ora. In inverno, inoltre, l’adozione dell’ora legale porterebbe a albe troppo tardive, con ricadute sulla sicurezza e sul benessere generale.
Verso un’abolizione del cambio d’ora?
Nel 2018 la Commissione Europea condusse una consultazione pubblica: circa l’84% dei partecipanti chiese di eliminare l’obbligo del doppio cambio orario.
L’anno successivo, nel 2019, il Parlamento Europeo approvò una proposta che consentiva a ciascun Paese di decidere autonomamente se mantenere l’ora legale o l’ora solare tutto l’anno.
Da allora, però, l’Unione non ha raggiunto una posizione comune, e il sistema resta invariato. L’Italia, come la maggior parte dei Paesi UE, continua quindi ad alternare i due orari in attesa di una direttiva definitiva.
Il dibattito sull’abolizione del cambio d’ora
Da tempo è in corso un confronto sulla possibilità di mantenere l’ora legale per tutto l’anno, eliminando l’alternanza con l’ora solare. L’attuale sistema, in vigore dagli anni Sessanta, prevede sette mesi di ora legale e cinque di ora solare. Nel 2018 il Parlamento europeo ha approvato la proposta di eliminare l’obbligo del doppio cambio semestrale, lasciando ai singoli Stati membri la facoltà di scegliere quale orario adottare in modo permanente. Non è stata ancora raggiunta un’intesa condivisa tra i Paesi dell’Unione Europea, e il meccanismo continua quindi a essere applicato nella sua forma tradizionale.
Il dibattito è stato recentemente riacceso dal primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, il quale, attraverso un messaggio diffuso sulla piattaforma X, ha annunciato l’intenzione del governo di Madrid di proporre all’Unione Europea l’abolizione definitiva del cambio d’orario. Secondo quanto dichiarato, la variazione semestrale non avrebbe più una reale utilità, poiché il risparmio energetico ottenuto risulta ormai minimo grazie alla diffusione di tecnologie di illuminazione a LED e di apparecchi a basso consumo. Sánchez ha inoltre sottolineato come il cambio d’ora possa avere ripercussioni negative sulla salute e sulla qualità della vita dei cittadini.
Gli effetti del cambio orario sulla salute
Il ritorno all’ora solare può avere effetti benefici sulla qualità del sonno, poiché risulta maggiormente in linea con l’alternanza naturale di luce e oscurità, facilitando un riposo più regolare. L’adattamento non è immediato per tutti: alcune persone possono manifestare difficoltà ad addormentarsi, alterazioni del ritmo sonno-veglia o una sensazione di stanchezza temporanea.
In determinate situazioni, soprattutto in soggetti fragili o con patologie croniche come sindrome metabolica, diabete, obesità o disturbi cardiovascolari, lo spostamento di un’ora può generare un lieve stress fisico. Per ridurre tali effetti è consigliabile ristabilire il prima possibile una routine regolare, mantenendo orari costanti per il sonno e la veglia. Pur potendo approfittare dell’ora di riposo aggiuntiva, è importante riadattare rapidamente il proprio ritmo biologico per favorire un equilibrio stabile.
Domande frequenti sull’ora legale (FAQ)
🕑 Quando cambia l’ora legale nel 2025?
Il passaggio avverrà nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo: alle 2 del mattino si porteranno le lancette avanti di un’ora.
🌅 Quando si torna all’ora solare?
Il ritorno è fissato tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025: alle 3:00 si riporteranno gli orologi indietro di un’ora.
💡 Perché esiste l’ora legale?
Serve a ridurre i consumi elettrici sfruttando la luce naturale serale nei mesi più luminosi.
😴 Il cambio d’ora influisce sul sonno?
Sì, temporaneamente. Alcune persone accusano lievi disturbi del ritmo circadiano nei giorni immediatamente successivi.
🇪🇺 L’Europa eliminerà il cambio d’ora?
Per ora no. Il progetto è stato approvato ma non ancora attuato. Ogni Paese dovrà decidere se adottare in modo permanente l’ora solare o quella legale.
⚡ Quanto risparmia l’Italia grazie all’ora legale?
Nel 2024 si stima un risparmio di circa 340 milioni di kWh, equivalenti al consumo annuo di 130.000 famiglie.













