Ondata di pioggia in tutta Italia tra il 30 e il 31 ottobre: ecco dove e quanto pioverà

Previsioni meteo autunnali: i modelli ECMWF e GFS indicano forti piogge e accumuli elevati su Nord-Ovest e regioni tirreniche, con rischio idrogeologico e analisi climatologica a supporto

Dopo una breve pausa di tempo stabile, l’Italia si prepara a un nuovo e intenso peggioramento meteorologico. Una perturbazione atlantica in arrivo dal Mediterraneo occidentale porterà precipitazioni diffuse, in particolare tra le giornate di giovedì 30 e venerdì 31 ottobre. Gli effetti più marcati si faranno sentire tra il Nord-Ovest e le regioni tirreniche, con accumuli che in alcune aree potranno superare i 280 millimetri di pioggia.

L’attuale fase meteorologica rappresenta un autentico episodio tipico della stagione autunnale. Dopo un lungo periodo dominato da condizioni di alta pressione, il ritorno delle perturbazioni di origine atlantica segna un netto cambio di scenario. L’ingresso di masse d’aria più umide e instabili riporta il clima verso una maggiore variabilità, caratteristica distintiva di questa parte dell’anno, in cui il tempo tende a diventare più movimentato e imprevedibile.

Perturbazione in arrivo in Italia a fine ottobre

L’arrivo del maltempo in Italia giunge dopo settimane di tempo stabile e temperature insolitamente elevate per la stagione, sottolineando quanto l’autunno e l’inizio di novembre possano risultare intensi dal punto di vista meteorologico. L’aumento dell’umidità nell’atmosfera, insieme alla presenza di correnti provenienti da sud-ovest, favorisce la formazione di precipitazioni anche di forte intensità. Le aree tirreniche e le catene montuose, che tendono a trattenere e amplificare l’umidità, diventano così zone particolarmente esposte a fenomeni più marcati.

Correnti umide e precipitazioni abbondanti

Le correnti sud-occidentali associate al sistema frontale trasporteranno aria mite e molto umida, creando le condizioni ideali per piogge intense e persistenti.
Le zone più colpite saranno Liguria di Levante, Toscana e Lazio, dove non mancheranno rovesci anche di carattere temporalesco, specialmente lungo i litorali.
Le precipitazioni, seppur più moderate, raggiungeranno anche Lombardia ed Emilia, con accumuli rilevanti nelle aree collinari e pedemontane.

Con l’avanzare del sistema perturbato, nella giornata di venerdì 31 ottobre il maltempo tenderà a spostarsi verso il Triveneto, liberando progressivamente il Nord-Ovest. Le piogge continueranno a interessare gran parte delle regioni tirreniche: fenomeni temporaleschi saranno ancora possibili su Lazio, Campania, bassa Toscana e Sardegna occidentale, mentre rovesci residui potranno raggiungere Sicilia occidentale, Romagna, Marche e Calabria ionica.

Nel corso della serata di venerdì, la perturbazione inizierà ad attenuarsi, con le ultime precipitazioni in esaurimento nella notte tra 31 ottobre e 1° novembre.
Le temperature subiranno un lieve ma diffuso calo su tutta la Penisola, pur mantenendosi in linea con le medie stagionali di fine ottobre.

Le località più piovose d’Italia

Le stime indicano accumuli eccezionali di pioggia in molte aree del Nord. Ecco alcune delle città che potrebbero registrare i valori più elevati:

  • Verbania: 284 mm
  • Imperia e Varese: 231 mm
  • Sondrio: 217 mm
  • Como: 203 mm
  • Biella: 200 mm
  • Genova: 195 mm
  • La Spezia: 191 mm
  • Savona: 186 mm
  • Carrara e Massa: 171 mm
  • Trento: 163 mm
  • Novara: 150 mm
  • Belluno: 147 mm
  • Bergamo: 143 mm
  • Vercelli: 142 mm
  • Pordenone: 140 mm
  • Monza: 134 mm
  • Udine: 132 mm
  • Aosta: 131 mm
  • Milano: 119 mm
  • Brescia e Verona: 117 mm
  • Lucca: 115 mm
  • Asti: 109 mm
  • Gorizia e Pisa: 107 mm
  • Alessandria e Vicenza: 105 mm
  • Torino: 102 mm
  • Pistoia: 92 mm
  • Livorno: 90 mm
  • Pavia e Treviso: 89 mm
  • Parma: 88 mm
  • Grosseto: 84 mm

L’autunno mostra il suo volto autentico

Questo episodio rappresenta una vera e propria ondata autunnale, con piogge diffuse, vento e un ritorno a condizioni meteorologiche più tipiche della stagione.
Dopo settimane di stabilità e temperature oltre la norma, l’Italia riscopre un clima più dinamico e variabile, preludio a un novembre che potrebbe proseguire con ulteriori fasi perturbate.

I principali modelli numerici evidenziano una chiara concordanza sull’arrivo di un sistema frontale atlantico accompagnato da un flusso umido sud-occidentale. Secondo le elaborazioni ECMWF, sono previsti accumuli di pioggia particolarmente consistenti sulle aree pedemontane e costiere del Nord-Ovest, con valori elevati anche lungo le regioni tirreniche esposte alle correnti meridionali. Il modello GFS conferma la tendenza generale, mostrando zone con elevata quantità di precipitazione (QPF) nella stessa finestra temporale; le divergenze tra i due modelli riguardano soprattutto la localizzazione e l’intensità dei fenomeni.

Le reti radar della Protezione Civile (DPC) e dei centri ARPA regionali consentono di seguire in tempo reale lo sviluppo delle piogge, fornendo stime aggiornate utili sia per verificare le previsioni modellistiche sia per la gestione delle allerte meteo locali. I dati radar e le animazioni delle ultime 24 ore permettono di visualizzare la distribuzione e l’evoluzione dei rovesci sul territorio.

Analisi climatologica e confronto con i dati storici

Un’analisi esemplificativa condotta sulla stazione di Verbania mostra che le precipitazioni medie di ottobre oscillano generalmente tra 90 e 200 mm, a seconda delle fonti e del periodo di riferimento. Se le previsioni indicano accumuli attorno ai 284 mm in un singolo evento, si tratta di un valore nettamente superiore alla norma mensile, segnalando un episodio potenzialmente estremo. Quantità di pioggia così elevate in poche decine di ore costituiscono un indicatore di possibile criticità, soprattutto nei bacini montani e pedemontani, dove l’orografia amplifica il deflusso e il rischio idrogeologico. La valutazione completa dell’anomalia richiede il confronto con la climatologia trentennale locale fornita dai servizi ARPA.

Mirko Iannarelli

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