Liguria, inizio di settembre sotto il maltempo: ecco le previsioni fino al 3/09/2025

Il maltempo che ha investito la Liguria nella notte tra l’1 e il 2 settembre 2025 ha evidenziato la fragilità di un territorio messo alla prova da eventi climatici estremi

Un’ondata di maltempo ha sconvolto la Liguria nella notte tra l’1 e il 2 settembre 2025, portando con sé smottamenti, esondazioni e allagamenti che hanno colpito duramente Genova, la Val d’Aveto, la Val Fontanabuona e San Colombano Certenoli. Le squadre di emergenza, guidate dai vigili del fuoco, hanno lavorato senza sosta per affrontare le criticità, mentre la Protezione Civile e Arpal hanno tenuto sotto controllo l’evoluzione della situazione, con un’allerta gialla per temporali attiva nel Levante fino alle 13 di martedì 2 settembre.

Meteo Liguria fino al 3 settembre 2025

Con il miglioramento atteso per mercoledì 3 settembre, la Liguria si prepara a rafforzare le proprie difese contro future emergenze climatiche

La causa principale del caos è stata un’intensa perturbazione a “V” autorigenerante, che ha scaricato piogge torrenziali in poche ore. Secondo i dati di Arpal, in sole 14 ore, sette aree della regione hanno registrato precipitazioni orarie superiori a 100 mm per metro quadrato. I valori più rilevanti includono 146,6 mm a Croce Orero, 130,8 mm a Mele, 112,4 mm sul Turchino, 111,6 mm a Ellera-Foglietto, 110,4 mm a Monte Penello, 102,2 mm a Pian dei Ratti e 101,4 mm a Montagna, nel comune di Quiliano. Le cumulate giornaliere hanno raggiunto picchi notevoli, con 232,6 mm a Monte Penello, 223 mm a Mele e 213,6 mm a Croce Orero, evidenziando l’eccezionalità dell’evento. Questo tipo di temporale, tipico di condizioni di forte instabilità, ha provocato un rapido innalzamento dei corsi d’acqua, superando il secondo livello di allarme in zone come il bacino dell’Entella e la Val d’Aveto. A San Colombano Certenoli e Rezzoaglio, le autorità hanno disposto l’evacuazione preventiva di alcune famiglie a causa delle esondazioni, mentre i vigili del fuoco hanno operato per garantire la sicurezza delle aree più colpite.

Operazioni di Soccorso

I vigili del fuoco hanno affrontato un’intensa nottata di interventi, con numerose squadre dispiegate in diverse località. A Genova, le operazioni si sono concentrate a Voltri, Mele e Certosa, dove il sottopasso di Brin è stato sommerso dall’acqua, lasciando detriti sparsi una volta ritirata la piena. A San Fruttuoso, un muretto danneggiato e il cedimento della pavimentazione stradale hanno causato lo spostamento di alcune auto parcheggiate.

Nel Levante, la Val Fontanabuona e la Val d’Aveto hanno subito gravi conseguenze. A Favale di Malvaro, più smottamenti hanno isolato la frazione Castello, bloccando la strada provinciale per la Scoglina e altre vie locali. Simili disagi si sono verificati a Lorsica, Neirone e Rezzoaglio, dove alcune comunità sono rimaste prive di acqua potabile e collegamenti telefonici. Le squadre dei vigili del fuoco di Chiavari, con il supporto di unità genovesi, hanno lavorato incessantemente per sgomberare le strade e stabilizzare le zone a rischio. Un episodio particolare si è verificato a Orero, dove una bombola di GPL da 5.000 litri è stata trascinata dalla corrente, causando una perdita di gas rapidamente contenuta dai soccorritori.

Nel Savonese, Quiliano ha visto l’esondazione di un rio, mentre Finale Ligure ha registrato problemi legati al torrente Pora, già noto per criticità simili. La saturazione del terreno ha amplificato il rischio di smottamenti, complicando ulteriormente la gestione delle emergenze.

Gli smottamenti hanno gravemente compromesso la rete stradale. In Val Fontanabuona, la strada provinciale 23 di Favale di Malvaro è stata interrotta da tre frane, mentre la provinciale 21 a Neirone e la statale 586 a Campori, in Val d’Aveto, sono risultate impraticabili. Queste interruzioni hanno isolato diverse frazioni, rendendo difficile l’accesso per i soccorsi e i residenti. A Genova, la chiusura di via San Fruttuoso e l’inagibilità temporanea del sottopasso di Brin a Certosa hanno paralizzato la circolazione urbana.

Anche il trasporto ferroviario ha subito ripercussioni, con la linea Genova-Acqui Terme sospesa tra Genova Borzoli e Campo Ligure a causa di detriti e acqua sui binari, particolarmente a Mele. Sull’autostrada A26, gli allagamenti tra Masone e l’innesto con l’A10 hanno ulteriormente aggravato i problemi di mobilità.

Il Monitoraggio di Arpal e l’Allerta Gialla

La Protezione Civile, in sinergia con Arpal, ha seguito da vicino l’evoluzione della perturbazione. L’allerta gialla per temporali, valida fino alle 13 di martedì 2 settembre nelle zone C ed E (Val Fontanabuona, Valle Sturla, Val d’Aveto e Val Trebbia), è stata confermata come appropriata dall’assessore Giacomo Giampedrone. “Un’allerta gialla non va sottovalutata” ha dichiarato, lodando l’accuratezza delle previsioni di Arpal.L’agenzia ha sottolineato come il temporale autorigenerante abbia prodotto quantità di pioggia straordinarie in tempi ristretti, un fenomeno sempre più frequente a causa dei cambiamenti climatici. Giampedrone ha evidenziato la pressione sul territorio, con tre allerte in sole due settimane, e ha ribadito l’urgenza di interventi per rafforzare la resilienza della regione.

Per martedì 2 settembre, Arpal prevede condizioni di instabilità persistente, con temporali intensi nel Centro-Levante (zone B, C, D, E). Le piogge dovrebbero attenuarsi dalla tarda mattinata, lasciando spazio a un graduale miglioramento pomeridiano, sebbene rovesci sparsi possano persistere sull’Appennino orientale. Il mare sarà molto mosso, con rischio di mareggiate di Libeccio, e i venti oscilleranno tra meridionali e settentrionali, con una rotazione ciclonica in serata.

Mercoledì 3 settembre porterà un’attenuazione dei fenomeni, con instabilità residua confinata ai rilievi del Centro-Ponente. Il cielo alternerà nubi a schiarite, il mare si calmerà gradualmente e le temperature resteranno stabili o lievemente in rialzo.

Ugo Bellini

Rimani aggiornato

Ultime notizie